giovedì 14 luglio 2016

Review: "Follia" di Patrick McGrath

Questa è la prima recensione che desidero scrivere su questo nuovo blog letterario. La scelta è dovuta al fatto che questo libro mi ha dato modo di riflettere profondamente su alcune tematiche che l'autore affronta in maniera magistrale. Ammetto, però, che è il primo testo che leggo di McGrath, quindi non sarò in grado di dare una visione completa, o quasi, del suddetto.

Dopo aver condiviso con voi questo "splendido" scatto (l'ironia fa da padrona), passo alle cose serie. 
"Follia"
Patrick McGrath
Adelphi
Copertina flessibile: € 10,20
296 pagine
Vi lascio il link di amazon.

Inghilterra, 1959. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera - la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. È una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malìa talmente forte da risultare quasi incomprensibile - finché lentamente non ne emergono le ragioni nascoste.



La vita era uno squallido baratto, soldi contro tempo. Coi soldi potevano comprarsi un po' di tempo, va bene, ma col tempo che cosa si sarebbero comprati? La possibilità di vedere il loro amore trasformarsi in cenere? Sentire che tutto si svuotava di significato era spaventoso.
Inizio col dire che quando sono entrata in libreria, in quel freddo pomeriggio di dicembre, ammetto che non avevo la più pallida idea di chi fosse Patrick McGrath (a quello, fortunatamente, ho rimediato) e quello che mi ha spinto a prendere il volume dall'espositore e leggerne la sinossi è stata la nuova veste grafica, un capolavoro dell'artista francese Pierre Soulages, Peinture 19 juin 1963.
Follia è una storia di passione, ossessione, attaccamento morboso. Racconta di Stella Raphael, una donna che si sente prigioniera nella grigia monotonia che respira tra le mura della casa in cui vive con il marito, uno psichiatra, e il figlio. La sua via di fuga è Edgar Stark, un paziente della clinica in cui lavora il marito.

Per la prima volta Stella sentiva che era valsa la pena di saltare nel vuoto, perché alla fine avrebbero trovato il posto sicuro dove amarsi senza paura. E fu in quello spirito che fecero l'amore: senza paura, liberamente, mentre i treni rombavano sul viadotto nella notte. E Stella lo fece ridendo, gridando, urlando al magazzino intero tutta la vita che aveva dentro.
Tra i due nasce una storia che porta Stella ad allontanarsi sempre più dalla sua famiglia, fino ad arrivare al punto di perdere se stessa in quell'amore malato.
Le donne romantiche, riflettei. Non pensano mai al male che fanno in quella loro forsennata ricerca di esperienze forti. In quella loro infatuazione per la libertà.
Durante la lettura, ad ogni nuova pagina capivo sempre meno le scelte della signora Raphael, mi chiedevo fino a che punto si può essere egoisti e masochisti allo stesso tempo. Quale felicità potesse trovare in un uxoricida. La verità è che lei non pensa mai al fatto che Edgar abbia ucciso sua moglie, sono gli altri che glielo ricordano. La sua vita è così soffocante in quella casa da trovare la libertà in un rapporto che diventerà sempre più ossessivo e percorso da una gelosia che imprigiona.
Una storia che lascia il segno e che non si dimentica facilmente.

Patrick MacGrath
Scrittore inglese. Il padre lavorava come psichiatra nel manicomio criminale di Broadmoor, dove il giovane Patrick passa gran parte della propria infanzia.
A 21 anni si è trasferito in Canada dove ha lavorato nell’ospedale di Oakridge. Non ha perciò seguito la strada del padre e non si è laureato in psichiatria; la sua irrequietezza lo ha portato altrove, alla scrittura, ed ha immediatamente conquistato i lettori con la trama originale e coinvolgente di Follia, con oltre 500 mila copie vendute, e un successo che dura nel tempo.
Dai suoi romanzi sono stati tratti i film The Grotesque (1995), di John-Paul Davidson, Spider (2002), di David Cronenberg e Asylum, di David Mackenzie nel 2005.

5 cammei per questo straordinario libro che consiglio agli amanti del genere. 

Nessun commento:

Posta un commento